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In bicicletta nel mese del foliage

In bicicletta nel mese del foliage

I colori dell’autunno non hanno pari e fanno risplendere anche le giornate più cupe e grigie; se poi c’è qualche raggio di sole che si riflette sui letti colorati di foglie esplodono luci di mille colori. Andare in bicicletta in
questo periodo è bellissimo, magari ci vuole uno strato di vestiti in più, si deve stare attenti al terreno più scivoloso, ma per il resto si può godere di panorami di colori stupendi.

Dove andare a pedalare nella stagione del foliage?

Vi diamo solo qualche spunto con un unico obiettivo: non lasciare la bici in garage!
Potete andare a caccia di colori sulle colline Patrimonio Unesco del Monferrato casalese, che hanno ottenuto questo riconoscimento nel 2014 per il connubio tra paesaggio vitato e gli infernot, ovvero le specule vinarie sotterranee scavate nella pietra da cantone. Qui potete abbinare alle foglie caduche il giallo delle uve a bacca bianca del Cortese, del Sauvignon o del Chardonnay, o il rosso delle uve a bacca rossa, come Barbera e Freisa. E se guardate i filari scoprirete che le foglie delle uve che danno il vino rosso del Grignolino, in autunno
diventano gialle, come avviene nelle uve bianche. E dopo aver pedalato potete guardare il paesaggio seduti sulle big bench, cioè le panchine giganti sparse nel territorio.

L’Abruzzo vanta tre Parchi nazionali, un Parco regionale e svariate oasi,

riserve regionali e statali, pedalare tra boschi multicolor quindi non è difficile. Per una pedalata fra marrone, giallo, rosso e verde si può decidere per un giro nella Valle dell’Orfento, e partendo da San Valentino in Abruzzo Citeriore, il comune italiano con il nome più lungo, si può andare a visitare il Museo dei fossili e delle ambre e passare per Abbateggio, paese del Premio di letteratura naturalistica Parco Majella.
Per arrivare a Sant’Eufemia a Majella sono 22 km, che si possono estendere se si vuole raggiungere Passo San Leonardo. Sono altri 10 km che permettono di intravedere il Monte Amaro, la seconda vetta più alta dell’Appennino, con i suoi 2.793 metri.

 

Il Parco della Sila offre lo spettacolo del foliage dei boschi di aceri,

pioppi, faggi, castagni. Per vederli tutti si può seguire il percorso ad anello nella Sila Piccola che parte dalla Località Tirivolo vicino Zagarise in provincia di Catanzaro, fino ad arrivare nella suggestiva valle del
Tacina. L’itinerario è di media difficoltà e dura 4 ore. Per chi non lo sapesse “I Giganti della Sila” sull’Appennino calabrese, è una riserva naturale dove si trovano alberi alti fino a 45 metri, dal tronco largo 2 e con 350 anni d’età, sono oltre 60 gli esemplari di pini larici e aceri montani piantati nel Seicento dai Baroni Mollo, proprietari del vicino Casino, donato al FAI nel 2016.

Se prendete come meta Padova “Urbs picta” Patrimonio Unesco,

e l’obiettivo è quello di visitare le meraviglie del pennello di Giotto, non dimenticate di pedalare tra il foliage dei Colli Euganei dove ha disegnato un mondo colorato Madre Natura. E dopo aver pedalato in una full-immersion di boschi di castagni e robinie, passando accanto agli ellebori che spuntano da sotto le foglie, o vicino ai ruscelli in attesa delle gelate invernali, potete completare la vostra vacanza facendo uno stop abbracciati dal calore benefico delle Terme di Abano e Montegrotto.

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